L’invecchiamento è un processo fisiologico che porta al deterioramento delle funzioni di cellule,tessuti ed organi e di conseguenza ad una minore resistenza alle malattie. Tutti i tessuti invecchiano. Le modalità e i tempi con cui i tessuti di un organismo si deteriorano e soggettivo e dipende da diversi fattori (genetica,malattie,stile di vita ecc).
Possiamo distinguere due tipi di invecchiamento: quello sano e quello patologico. Come riconoscere un invecchiamento patologico?
Esistono però delle malattie o dei disturbi che nelle loro fasi inziali non presentano sintomi e quindi sono rilevabili solo attraverso visite ed esami diagnostici.
Molte di queste patologie, se scoperte precocemente , possono essere controllate molto meglio rispetto a quando vengono scoperte più tardivamente.Non smetteremo mai di ripeterlo: la prevenzione è la miglior cura!
Possiamo considerare un gatto anziano oltre i 10-12 anni di età, anche se alcune razze giganti come i Main Coon invecchino logicamente prima. Di questi tempi, grazie ai nuovi protocolli di prevenzione, non è raro trovare gatti che varcano la soglia dei 20 anni.
Esistono alcune patologie tipicamente (ma non esclusivamente) legate all’età tra cui:
Sia i cani che i gatti anziani possono soffrire di disfunzione cognitiva.Questa patologia ha un decorso molto lento e spesso subdolo.I sintomi della disfunzione cognitiva iniziano a presentarsi occasionalmente e con il tempo si intensificano fino a modificare il carattere del tuo amico a quattro zampe e ad incidere pesantemente sulla quotidianità. Prevenzione: la migliore medicinaLa prevenzione ci permette di aiutare il tuo gatto a vivere una vecchiaia serena e in salute.Spesso ci capita di diagnosticare alcune patologie quando ormai è troppo tardi.Come abbiamo già detto è possibile scoprire la presenza di una di queste patologie con largo anticipo,in modo da poter iniziare precocemente una terapia. Sia che si tratti di problemi renali, di tumori o di disfunzione cognitiva, nelle prime fasi della malattia abbiamo diverse armi terapeutiche da poter usare. Più la malattia progredisce e meno armi avremo per batterla.
Arrivati a questo punto ti chiederai: quindi cosa devo fare e ogni quanti controlli deve fare il mio gatto? Un buon piano di prevenzione dovrebbe prevedere almeno una visita clinica all’anno, correlata ad esami di laboratorio e diagnostica per immagini in base ai risultati della visita clinica, dell’età, della specie e della razza. Per prevenire patologie neuro-comportamentali è invece utile un consulto annuale con il Veterinario Comportamentalista (Veterinario specialista delle patologie comportamentali/neuro-comportamentali).
Ti svelo un segreto:
Eseguendo gli esami di screening una volta all’anno avremo la possibilità di creare dei grafici e monitorare piccoli scostamenti anticipando drasticamente la diagnosi di una malattia.